A realizzarla è la Pizzeria Attilio 3.0 ispirandosi ai sapori del Sud Italia
di Claudio Ianniello
La conquista del titolo di Pizzeria Stellata rappresenta un momento significativo per tutte le pizzerie selezionate. Non fa eccezione Attilio 3.0, situata in via Ludovico Ariosto 30/C a Treviglio (Bergamo), che dopo aver ricevuto 2 Stelle, realizza una pizza speciale proprio per omaggiare la Guida Peperoncino Rosso.
La Pizza Stellata non è in vendita ma è un’iniziativa di Attilio Cosentini, titolare della Pizzeria Attilio 3.0, e della sua compagna, Veronica Manitta, sviluppata sulla scia del successo per il titolo ricevuto. L’attività punta soprattutto sull’asporto e sulla consegna a domicilio, sfruttando delle auto dotate di forno elettrico a bordo per preservare le qualità della pizza. Per tale ragione, al momento al Pizza Stellata rimane soltanto una sperimentazione, anche se ben riuscita.
Come nasce la Pizza Stellata di Attilio 3.0?
Alla base del progetto vi è l’abbinamento dei prodotti tipici del Sud Italia come il gambero di Mazara del Vallo e la stracciatella, in contrasto con le scorze di lime e l’avogado, che di solito sono ingredienti utilizzati da molti chef. Quindi, la Pizza Stellata manifesta la volontà di combinare degli ingredienti tradizionali del meridione italiano con quelli dell’alta cucina.
Dall’idea di Attilio Cosentini e Veronica Manitta nasce una pizza che si caratterizza per la presenza di sapori freschi come quello del lime e dell’avogado, particolarmente apprezzati dalla clientela nei mesi caldi, e quelli del mare e della terra. Tutti gli ingredienti sono freschi e molti di essi provengono dal sud Italia come i gamberi di Mazara del Vallo, forniti dalla Pescheria Ale, mentre la burrata arriva direttamente dalla Puglia.
La Pizza Stellata è un prodotto esclusivo che manifesta la volontà della Pizzeria Attilio 3.0 di sperimentare andando oltre i classici schemi delle pizze che normalmente propone nel menù. Alla base di tale risultato vi è il confronto e la collaborazione attiva di Attilio Cosentini con diversi chef e professionisti dell’arte bianca, tra cui il Pizzaiolo Stellato Giovanni Mascari.
Com’è la Pizza Stellata di Attilio 3.0?
Molto ricca. Così può essere descritta, utilizzando due parole. La base, al posto del classico pomodoro, presenta la stracciatella di burrata e il fior di latte. Dopo la cottura, la pizza viene tagliata in sei spicchi e al centro viene messa una burrata intera e un gambero. Successivamente, il pizzaiolo guarnisce ogni singolo spicchio in altezza aggiungendo: tartare di gambero di Mazara del Vallo, tartare di avogado, scorza di lime, spolverata pesto di pistacchio, oro commestibile, olio a crudo e una spolverata di granella di pistacchio.
L’impasto è quello di una pizza napoletana contemporanea con lievito madre e processo di lievitazione di 30 ore, che è in comune con le altre pizze che Attilio 3.0 propone di solito.
Pizza Stellata e non solo
La Pizzeria Stellata Attilio 3.0 è famosa per alcune sue pizze speciali come la Bufala nera ma anche per il fatto di curare il lato beverage. Un esempio? Le birre prodotte dal birrificio artigianale bergamasco Sguaraunda: una bionda, una rossa e un’IPA. Questo permette di gustare le pizze anche a spicchio, abbinando una birra locale.
Per il momento la Pizza Stellata rimane soltanto un esperimento ma l’ambizione della Pizzeria Attilio 3.0 e i progetti che porta avanti fanno sì che il menù si ampli sempre di più, in termini di qualità e quantità. L’obiettivo è raggiungere altri traguardi d’eccellenza e riconoscimenti importanti come il titolo di Pizzeria Stellata a 2 Stelle.